Astrophytum asterias (Zucc.) Lem.
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A nostro avviso è il più bello degli Astrophytum. E' infatti caratterizzato da una simmetria perfetta e da areole setose che rafforzano la sua geometria perfetta. La bellezza inoltre è incrementata da puntinature più o meno presenti nel corpo che caratterizzano la specie e le numerosissime cultivar che sono state create grazie alla facilità con cui si ibrida.
E' una cactacea globosa, senza spine, originaria del Messico nord-est (Stati di Nuevo León e Tamaulipas) e sud degli Stati Uniti (sud del Texas). L'habitat è caratterizzato da clima caldo temperato, ad una altezza al di sotto dei 500 metri s.l.m. anche se più frequentemente lo troviamo al di sotto dei 200 metri s.l.m. e in aree con precipitazioni medie di 500 mm l'anno. Astrophytum asterias cresce solitamente all'ombra di arbusti spinosi oppure in fessure di rocce e comunque in terreni tendenzialmente calcarei e talvolta in suoli argillosi oppure ghiaosi o salini oppure con PH piuttosto elevato.
Ha un fusto pressoché sferico, anche se molto appiattito e concavo al centro del diametro di circa 15 cm in età adulta. Il colore è verde più o meno tendente al grigio con costolature (6-8) divise da solchi più o meno profondi ed al loro centro si sviluppano delle grandi areole setose più o meno prominenti. I fiori, quasi sempre apicali, sono lunghi circa 3 cm. con un diametro di 6-7 cm dicolore giallo con la parte centrale di un bel rosso. Fra gli Astrophytum è sicuramente una delle specie a crescita più lenta ed è per questo che talvolta lo troviamo innestato per farlo crescere più velocemente.
La pianta è talvolta classificata di difficile coltivazione anche se a nostro avviso così non è. Occorre sicuramente prestare più attenzione nella coltivazione dando meno acqua rispetto alle altre cactaceae ed agli altri Astrophytum ed a mantenerlo completamente asciutto nella stagione invernale. Occorre inoltre trattare un paio di volte l'anno con un buon fungicida sistemico e circondare la pianta con del materiale inerte, soprattutto attorno al colletto, in modo da evitare ristagni di umidità in quella parte delicata. Per il resto la coltivazione non è diversa dagli altri Astrophytum: terriccio ben drenato, annaffiare soltanto quando il substrato è completamente asciutto, irrorare all'inizio della stagione e prima del riposo invernale con un buon insetticida sistemico in modo da evitare attacchi di cocciniglia, cui può andare soggetto. Attenzione anche alle periodiche concimazioni: si dovrà somministrare un concime per cactaceae da diluire nell'acqua non più di 3 volte per anno in modo da evitare una crescita eccessiva che la esporrebbe maggiormente all'attacco dei pericolosi marciumi. Per quanto riguarda la resistenza al freddo, se completamente asciutto ed in condizioni di bassa umidità ambientale, può resistere bene a temperature di alcuni gradi al di sotto dello zero. E' tuttavia consigliabile coltivarlo ad almeno 5 °C. L'esposizione deve essere molto luminosa, ma non al sole diretto evitando soprattutto quello del mezzogiorno o del primo pomeriggio.
La riproduzione avviene agevolmente da seme che germina molto rapidamente e facilmente. La fioritura interviene poi dopo anche 5-6 anni dalla semina.
E' una cactacea globosa, senza spine, originaria del Messico nord-est (Stati di Nuevo León e Tamaulipas) e sud degli Stati Uniti (sud del Texas). L'habitat è caratterizzato da clima caldo temperato, ad una altezza al di sotto dei 500 metri s.l.m. anche se più frequentemente lo troviamo al di sotto dei 200 metri s.l.m. e in aree con precipitazioni medie di 500 mm l'anno. Astrophytum asterias cresce solitamente all'ombra di arbusti spinosi oppure in fessure di rocce e comunque in terreni tendenzialmente calcarei e talvolta in suoli argillosi oppure ghiaosi o salini oppure con PH piuttosto elevato.
Ha un fusto pressoché sferico, anche se molto appiattito e concavo al centro del diametro di circa 15 cm in età adulta. Il colore è verde più o meno tendente al grigio con costolature (6-8) divise da solchi più o meno profondi ed al loro centro si sviluppano delle grandi areole setose più o meno prominenti. I fiori, quasi sempre apicali, sono lunghi circa 3 cm. con un diametro di 6-7 cm dicolore giallo con la parte centrale di un bel rosso. Fra gli Astrophytum è sicuramente una delle specie a crescita più lenta ed è per questo che talvolta lo troviamo innestato per farlo crescere più velocemente.
La pianta è talvolta classificata di difficile coltivazione anche se a nostro avviso così non è. Occorre sicuramente prestare più attenzione nella coltivazione dando meno acqua rispetto alle altre cactaceae ed agli altri Astrophytum ed a mantenerlo completamente asciutto nella stagione invernale. Occorre inoltre trattare un paio di volte l'anno con un buon fungicida sistemico e circondare la pianta con del materiale inerte, soprattutto attorno al colletto, in modo da evitare ristagni di umidità in quella parte delicata. Per il resto la coltivazione non è diversa dagli altri Astrophytum: terriccio ben drenato, annaffiare soltanto quando il substrato è completamente asciutto, irrorare all'inizio della stagione e prima del riposo invernale con un buon insetticida sistemico in modo da evitare attacchi di cocciniglia, cui può andare soggetto. Attenzione anche alle periodiche concimazioni: si dovrà somministrare un concime per cactaceae da diluire nell'acqua non più di 3 volte per anno in modo da evitare una crescita eccessiva che la esporrebbe maggiormente all'attacco dei pericolosi marciumi. Per quanto riguarda la resistenza al freddo, se completamente asciutto ed in condizioni di bassa umidità ambientale, può resistere bene a temperature di alcuni gradi al di sotto dello zero. E' tuttavia consigliabile coltivarlo ad almeno 5 °C. L'esposizione deve essere molto luminosa, ma non al sole diretto evitando soprattutto quello del mezzogiorno o del primo pomeriggio.
La riproduzione avviene agevolmente da seme che germina molto rapidamente e facilmente. La fioritura interviene poi dopo anche 5-6 anni dalla semina.
Sinonimi: Echinocactus asterias, Echinocactus asterias var. nudus, Astrophytum asterias var. magnipunctatum Fric, Astrophytum asterias var. multipunctatum, Astrophytum asterias var. nudicarpa Fric, Astrophytum asterias var. nudum Y.Itô , Astrophytum asterias var. pubescente Y.Itô, Astrophytum asterias var. roseiflorum Fric, Astrophytum asterias var. seminuda Fric
Nomi comuni anglosassoni: Sand Dollar Cactus, Star Cactus, Seaurchin Starcactus, Star Peyote
Nomi comuni spagnoli: Biznaga-algononcillo de Estrella
Specie inclusa nell'Appendice I di Cites.
E' una specie che negli ambienti di origine è gravemente minacciata, e la sua popolazione è stimata in 5.000 esemplari. Tale stima tuttavia potrebbe essere sottostimata in conseguenza della elevata frammentarietà con la quale la troviamo negli habitat di origine.
Astrophytum asterias (Zucc.) Lem.
Astrophytum asterias ibrido
Le principali minacce per questa specie sono la raccolta illegale, lo sfruttamento eccessivo dei pascoli, l'agricoltura (aratura di terreni e pascoli) e l'allevamento del bestiame nonché da altre specie sia vegetali (Cenchrus ciliaris) sia animali (erbivori: scoiattoli di terra (Spermophilous spp.) conigli (Sylvilagus spp.) suini e larve di coleotteri Cerambycidae) che se ne cibano (vedi foto a lato, per gentile concessione di Cactus Conservation Institute).