Il genere Welwitschia Hook.f.
Schede generi S - Z
La Welwitschia è un genere di piante non propriamente succulento che comprende una unica specie. Welwitschia è una pianta endemica del deserto del Namib che si estende dalla parte occidentale della Namibia fino alla parte sud-occidentale dell'Angola. E' un deserto antico ed estremo che talvolta per anni non riceve precipitazioni e la media di precipitazioni è inferiore ai 100 mm. all'anno.
E' una pianta che fu scoperta dal botanico austriaco Friedrich Welwitsch nel 1860 nel parte meridionale del deserto del Namib in Angola e da lui la pianta ha preso il nome.
La maggior parte degli esemplari si trova in una fascia lontana circa 80 chilometri dalla costa, aree che sono caratterizzate da forti nebbie e che pertanto rappresentano una importantissima fonte di umidità atmosferica. Sono proprio queste nebbie che consentono alla pianta di sopravvivere in un ambiente così ostile. Infatti l'assorbimento dell'acqua avviene attraverso gli stomi che rimangono aperti fino a quando la nebbia non si è sollevata e, anche se gran parte dell'acqua che si è condensata sulle foglie scorre via, l'assunzione diretta di una parte di questa acqua consente la sopravvivenza alla pianta. Gli stomi inoltre, a differenza di altre piante, si chiudono quando è più caldo impedendo l'evaporazione dell'acqua assorbita.
Una delle zone ove sono fatte la maggior parte delle osservazioni è sulla Welwitschia Fläche, una pianura desertica, a circa 50 km a est di Swakopmund e ad est della confluenza dei fiumi Khan e Swakop.
Welwitschia mirabilis Hook.f. in Namibia
Welwitschia mirabilis Hook.f., strobili femminili da cui si sviluppano i semi. Welwitschia è impollinata da insetti.
Welwitschia è una pianta perenne dioica con uno stelo corto ed un fittone. Lo stelo corto, legnoso e non ramificato è sormontato da 2 foglie a forma di nastro e continuano a crescere per tutta la vita della pianta, diventando contorte, sfilacciate e strappate anche per effetto del fortissimo vento che spira nel deserto. Le foglie sono spesse e coriacee e sono caratterizzate da fatto in cui l’attività del meristema basale supera in velocità il logorio delle parti terminali erose dal vento e dagli agenti atmosferici estremi. Una caratteristica inoltre è quella di sviluppare sia negli esemplari maschili, sia in quelli femminili, degli strobili molto simili a quelli che si osservano nelle conifere.
Le foglie crescono mediamente ad una velocità di 8-15 centimetri all'anno sulle piante mature ed è per questo motivo che essendo stai trovati esemplari con foglie larghe anche 1,8 metri e lunghe anche oltre 6 metri si è dedotto che la potenziale età della pianta è tra i 500 ed i 1000 anni. Inoltre le datazioni al carbonio 14 delle piante più grandi hanno dimostrato che alcuni individui hanno anche più di 1500 anni.
Alcuni autori riconoscono due sottospecie Welwitschia mirabilis subsp. namibiana Leuenb., autoctona della Namibia, che differisce leggermente da Welwitschia mirabilis subsp. mirabilis, che troviamo in Angola, per i coni maschili che sono più corti e leggermente diversi e tende a fiorire più tardi.
Famiglia: Welwitschiaceae
Genere: Welwitschia
Specie:
Specie:
Welwitschia mirabilis Hook.f
- Welwitschia mirabilis subsp. namibiana Leuenb.
Uebelmannia pectinifera Buining