Il genere Echinocactus Link & Otto
Schede generi E - G
Echinocactus è un genere che conta sei specie di piante succulente appartenente alla famiglia delle Cactaceae, molto vicino a Ferocactus, e originario delle aree desertiche del Messico del Nord e degli Stati Uniti sud-occidentali.
Il nome deriva dal termine greco echinos che significa porcospino e dal termine cactus a significare la forma globosa ricca di fitte spine. E' un genere di piante caratterizzato da specie di dimensioni diverse con numerose costolature e areole tonde e lanuginose con spine rigide, leggermente ricurve e di colore dal giallo al bianco. La forma è globosa oppure cilindrica e può raggiungere dimensioni ragguardevoli, anche fino a 90 centimetri di diametro ed oltre un metro in altezza. È una cactacea molto longeva e la fioritura interviene solo a maturità, nella parte apicale. I fiori sono piccoli, ed i colori vanno dal giallo fino al rosso.
Il substrato di coltivazione è quello normale per le Cactaceae e per la coltivazione occorre fare riferimento alle condizioni tipo per quasi tutte le specie tenendo presente che le annaffiature e le concimazioni per piante adulte possono essere sensibilmente ridotte.
Echinocactus grusonii Hildmann fa. albispina
Le giovani piante andrebbero protette dal sole diretto. La maggior parte degli Echinocactus è particolarmente resistente, soprattutto se in condizioni di aridità, al freddo. La propagazione é agevole da seme e la crescita delle plantule non presenta problematiche particolari.
Famiglia: Cactaceae
Genere: Echinocactus
Specie:
Echinocactus grusonii Hildmann
Echinocactus horizonthalonius Hildmann
Echinocactus parryi Engelm.
Echinocactus platyacanthus Link & Otto
Echinocactus polycephalus Engelm. & J.M.Bigelow
Echinocactus texensis Hopffer
Echinocactus texensis Hopffer - Clarence A. Rechenthin @ USDA-NRCS PLANTS Database
Echinocactus platyacanthus Link & Otto nei pressi di Guadalcazar, San Luis Potosì, Messico - Immagine di Amante Darmanin
Echinocactus grusonii Hildmann
Nella foto a sinistra vendita di E. grusonii al Friday Market di Fujairah (EAU) e nella foto a destra Echinocactus grusonii setispinus cv. Scarascia.
Echinocactus grusonii é certamente la specie di Echinocactus più nota e coltivata ed è volgarmente conosciuta con il nome di 'cuscino della suocera'. E' originario degli stati messicani di Queretaro, San Luis Potosi e Zacatecas e, nonostante la grande diffusione in coltivazione, in natura è una specie a forte rischio di estinzione. Questo cactus cresce ad altitudini comprese tra i 1.400 e i 1.900 metri s.l.m. nella macchia arbustiva semidesertica sia tra le rocce vulcaniche sia su suoli calcarei e pendii ripidi. In taluni scritti troviamo che cresce solo su suoli calcarei, ma in realtà, come ben dimostra la piccola sottopopolazione nello stato di Querétaro, nei pressi di Mesa de Léon, cresce anche su ripidi pendii di roccia vulcanica e quindi assolutamente non calcarei.
Echinocactus grusonii ha fusto globoso, tendente al cilindrico con l'età, appiattito all'apice, che raggiunge anche i 90 cm. di diametro. Ha costolature ornate da areole ricoperte da peluria giallastra, da 8 a 10 spine radiali e da 3 a 5 spine centrali. Le spine gialle di colore intenso. I fiori sono imbutiformi, di non grandi dimensioni (lunghi 5–7 cm.) di colore giallo verdastro e spuntano dalla corona intorno all'apice della pianta.
Per quanto riguarda la coltivazione E. grusonii sono piante facili da coltivare. Come abbiamo detto sono piante che si adattano a qualsiasi terreno, abbastanza ricco e ben drenato. Alcuni autori suggeriscono, partendo, come abbiamo visto, dall'errore che crescerebbero solo su suoli calcarei, di aggiungere pietra calcarea o calce. A nostro avviso questa pratica è inutile sia perché come abbiamo visto è una specie che in habitat si adatta a suoli diversi, sia perché non terrebbe conto delle complesse reazioni chimiche tra suolo calcareo e piogge acide e della naturale tendenza dei nostri substrati a ridurre l'acidità con le annaffiature. Le annaffiature regolari ed abbondanti nel periodo di crescita della pianta facendo sempre attenzione a lasciare asciugare il terreno tra una annaffiatura e l'altra. L'esposizione sarà soleggiata oppure molto luminosa con almeno qualche ora di sole diretto. In inverno, se asciutta, tollera temperature abbastanza basse anche se in presenza di freddo e forte umidità ambientale tende a coprirsi di antiestetiche macchie gialle dell'epidermide. Se ben coltivata non è soggetta a particolari avversità, fate comunque attenzione a cocciniglia e ragnetto rosso. La riproduzione è agevole da seme.
Esistono forme a spine bianche, senza spine, a spine grosse e corte, mostruose e crestate.
Sinonimi: Echinocactus corynacanthus Scheidw.; Echinocactus galeottii Scheidw.; Echinocereus grusonii (Hildm.) Von Zeisold; Echinocereus grusonii var. azureus Von Zeisold
Echinocactus grusonii Hildm.