Il genere Cintia Kníže & Říha
Schede generi C - D
Il genere Cintia prende il nome dalla città di Cinti in Bolivia il luogo originario di questo genere di piante. E' un genere molto recente in quanto la sua scoperta risale solo al 1996. La sua scoperta si deve a Kníže e Říha. Il genere è stato poi trasferito nel 1998 da Josef Halda nel genere Copiapoa. Nel 2003 Mats Hjertson ha trasferito nuovamente le piante nel genere Rebutia (Rebutia Cintia) e nel 2008 Hentzschel e Augustin inseriscono il genere nella Weingartia Sulcorebutia per formare un unico genere con il nome di Weingartia cintia.
Cintia è una cactacea che vive in alta quota (ca. 4.000 metri s.l.m.) in luoghi caratterizzati da escursioni termiche molto elevate. E' una pianta di piccole dimensioni, di colore verde, verde giallastro o verde-marrone che presenta grandi radici tuberose e la troviamo, in natura, con il fusto quasi completamente immerso nel terreno.
Le specie di questo genere sono caratterizzate da costole con tubercoli con una piccola peluria e con alcune piccole spine corte (5-6) in età giovanile, come si può vedere in una delle foto a destra, che scompaiono con l'età. I tubercoli sono poi mal definiti ed irregolari. I fiori sono gialli, molto simili a quelli di Copiapoa e spuntano in primavera dalle areole in cima alla pianta.
La coltivazione è abbastanza complessa anche perché è praticamente impossibile riproporre le condizioni dell'habitat di provenienza che sono gli altopiani delle Ande centrali caratterizzati da fortissime escursioni tra il giorno e la notte (anche 50° C), da temperature più elevate in quello che è il nostro inverno, prevalenza delle precipitazioni nel nostro tardo autunno e inizio inverno.
Deve essere coltivata su terreno per cactacee leggermente più povero di materia organica. E' un genere che deve essere coltivato in posizione soleggiata e tuttavia in estate non ama le temperature troppo elevate. In inverno deve essere coltivata in ambiente asciutto, ma a temperature abbastanza fredde e comunque non inferiori a 5 °C anche se sopporta temperature al di sotto dello zero per brevi periodi.
E' per le difficoltà di coltivazione che spesso la troviamo innestata anche se in tal modo l'estetica può risultare alquanto snaturata per una crescita eccessiva della pianta e per la trasformazione della stessa da globosa a cilindrica.
La moltiplicazione avviene da seme.
La coltivazione è abbastanza complessa anche perché è praticamente impossibile riproporre le condizioni dell'habitat di provenienza che sono gli altopiani delle Ande centrali caratterizzati da fortissime escursioni tra il giorno e la notte (anche 50° C), da temperature più elevate in quello che è il nostro inverno, prevalenza delle precipitazioni nel nostro tardo autunno e inizio inverno.
Deve essere coltivata su terreno per cactacee leggermente più povero di materia organica. E' un genere che deve essere coltivato in posizione soleggiata e tuttavia in estate non ama le temperature troppo elevate. In inverno deve essere coltivata in ambiente asciutto, ma a temperature abbastanza fredde e comunque non inferiori a 5 °C anche se sopporta temperature al di sotto dello zero per brevi periodi.
E' per le difficoltà di coltivazione che spesso la troviamo innestata anche se in tal modo l'estetica può risultare alquanto snaturata per una crescita eccessiva della pianta e per la trasformazione della stessa da globosa a cilindrica.
La moltiplicazione avviene da seme.
Famiglia: Cactaceae
Genere: Cintia
Specie:
Cintia knizei Knize & Rhia
Sinonimi Cintia napina; Cintia subterranea; Copiapoa knizei (Knize & Ríha) Halda, Rebutia cintia Hjertson
Cintia sp. innestata
Cintia sp. innestata
una giovane pianta di Cintia knizei Riha
Weingartia cintia (Hjertson) Hentzschel & K.Augustin - Immagine (©) Martin Lowry, alcuni diritti riservati (CC BY-NC)