La luce - sorgente di vita delle piante - La Casa delle Grasse

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La luce - sorgente di vita delle piante

Coltivazione
La vita sulla terra dipende fondamentalmente dall'energia che proviene dal sole. Per la sua crescita e per un favorevole metabolismo ogni pianta ha bisogno di sostanze nutritive, di acqua, di acido carbonico, di calore e di luce. L’energia radiante della luce viene assorbita dalla pianta, specialmente dalla clorofilla, ma anche alcuni pigmenti accessori, ad esempio i carotenoidi, ed impiegata ulteriormente in una catena di reazioni chimiche.  Nel mondo vegetale la fotosintesi è quel processo biologico che è in grado di utilizzare l'energia solare per sintetizzare composti organici che non potrebbero altrimenti essere ottenuti senza ricorrere ad una fonte di energia.
In sostanza l'energia luminosa consente la sintesi di carboidrati e la generazione di ossigeno dal biossido di carbonio e dall'acqua. Per le piante la luce é perciò la più importante sorgente di vita e i processi di formazione e crescita delle piante vengono influenzati in maniera determinante dall’intensità della luce. Una insufficiente intensità dell’illuminazione ha come conseguenza una crescita anormale della pianta (eziolamento) con rimpicciolimento ed ingiallimento delle foglie e/o del fusto, nelle cactacee. Altrettanto dannosa può rivelarsi una errata composizione della luce.
Lo spettro della luce diurna si estende dall’ultravioletto fino all’infrarosso, comprendendo tra questi due estremi lo spettro della luce visibile composto dal violetto, blu, verde, giallo e rosso. Lo spettro della luce diurna oscilla a seconda delle condizioni atmosferiche, della posizione geografica, dell’ora del giorno e della stagione, e la temperatura di colore varia da 1800 K (all’alba ed al tramonto) fino a 6000 K (alle ore 12 in estate). Lo spettro della luce diurna quindi varia significativamente e di ciò dobbiamo tenere conto nella coltivazione delle piante succulente.
Ogni specie ha le proprie esigenze di luce. Questo dipende dall'habitat di origine.
Le specie provenienti dalle zone semidesertiche  richiedono sole diretto ed in ogni caso i livelli più alti di illuminazione (es. Coriphantha, Discocactus, ecc.).

Nella pianta di Adromischus la coloraziozione rosso aranciata è data dalla forte esposizione alla radiazione solare
Adromischus
Il colore delle foglie di Aeonium é fortemente influenzato dal livello di radiazione solare
Aeonium
Tuttavia anche le piante dei semideserti, specialmente se di piccola dimensione,  vivendo in natura all'ombra di cespugli o piccoli arbusti richiedono un'esposizione parziale all'ombra  e bisogna avere l'accortezza di evitare l'esposizione al sole di mezzogiorno e del primo pomeriggio.
Queste piante prediligono pertanto un'esposizione al sole nelle  ore del mattino. Se si coltivano in serra occorre, durante la stagione più calda, ombreggiare la stessa.
Le specie succulente della giungla e della foresta pluviale prediligono invece una situazione di luce sempre filtrata: in serra, sotto il bancone oppure lontano da una finestra esposta al sole.In primavera inoltre, durante il risveglio vegetativo, quando esponiamo direttamente al sole le piante dopo il ricovero invernale, magari avvenuto per ragioni di spazio in condizioni non ottimali, occorre fare molta attenzione alle scottature. Le piante infatti, mantenute durante la stagione invernale in non perfette condizioni di esposizione  al sole possono mal sopportare i primi caldi raggi del sole di primavera. E' sicuramente il caso di Rebutia, Haworthia, Stapelia, ma anche Aloe, Echinocactus e tante altre.
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