Crassulaceae J. St.-Hil. 1805
Le famiglie botaniche
La famiglia delle Crassulaceae è una famiglia di piante dicotiledoni dell'ordine delle Saxifragales.
Si tratta di piante succulente che accumulano acqua nelle foglie ingrossate e sono diffuse in tutto il mondo, ma troviamo il maggior numero di specie nell'emisfero boreale e nell'Africa meridionale, di solito in zone secche e/o fredde in cui le precipitazioni possono essere scarse o incostanti. Sono piante di solito caratterizzate da un aspetto intrigante ed abbastanza rustiche in coltivazione e solitamente producono grappoli di vistosi di piccoli fiori.
La classificazione all'interno della famiglia è difficile perché molte specie si ibridano facilmente sia negli habitat di origine sia in coltivazione, dando luogo a vere e proprie cultivar.
Aeonium sp.
Una caratteristica delle piante di questa famiglia è la fotosintesi CAM (acronimo dall'inglese Crassulacean Acid Metabolism) che prende il nome da questa famiglia in quanto questa particolare via metabolica fu scoperta per la prima volta proprio studiando le piante di questa famiglia.
La fotosintesi CAM è un ciclo metabolico di fissazione del carbonio tipico che consente di ottimizzare l'attività fotosintetica in ambienti estremi, quali quelli desertici. Le piante che utilizzano il CAM sono generalmente le Crassulacee, o più in generale le piante che hanno colonizzato terreni estremamente aridi.
Il sistema CAM, infatti consente alla pianta di svolgere la fotosintesi limitando al massimo la perdita di acqua. Le fasi della fotosintesi sono separate sia spazialmente che temporalmente: la cellula della pianta CAM svolge fase luminosa e fase buia in due luoghi diversi. Di notte la pianta apre gli stomi, consentendo l'entrata di anidride carbonica, che viene fissata ad un composto a 3 atomi di carbonio. Si forma un composto a quattro atomi di carbonio, che viene stivato nel vacuolo. Di giorno, quando gli stomi vengono chiusi per ottimizzare il risparmio idrico, il composto C4 viene organicato nel ciclo di Calvin.
Echeveria
Come abbiamo detto solitamente non sono piante di difficile coltivazione.
Richiedono comunque un suolo ben drenato, solitamente acqua abbondante in estate ed una esposizione non sempre troppo soleggiata. Occorre fare attenzione a non utilizzare troppi fertilizzanti nei periodi di crescita per evitare che la pianta cresca troppo velocemente e risulti più debole anche agli eventuali eccessi di annaffiature con i conseguenti marciumi.
Il metodo di riproduzione più comune per molti generi è quello della talea di fusto o di foglia.
Tanti sono i generi di questa famiglia.
I più importanti sono: Adromischus e Cotyledon, generi originari dell'Africa meridionale; Aeonium, genere molto diffuso nelle Isole Canarie e nel bacino meridionale del Mediterraneo; Crassula che conta più di 200 specie, proveniente anch'esse dall'Africa centrale e meridionale;
Echeveria e Pachyphytum generi molto diffusi in Messico e nell'America centrale; Sempervivum che cresce sulle montagne, e non solo, dell'Europa e del Caucaso; Kalanchoe, dal Mediterraneo e dal Madagascar.
Generi appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae:
Crassula fragarioides van Jaarsv. & Helme - Immagine © graham_g, alcuni diritti riservati (CC BY-NC)
Generi appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae:
Dudleya
Graptoveria
Hylotelephium
Hypagophytum
Jovibarba
Kungia
Lenophyllum
Meterostachys
Monanthes
Ohbaea
Orostachys
Pachyphytum
Pachyveria
Parvisedum
Perrierosedum
Phedimus
Pistorinia
Poenosedum
Prometheum
Pseudosedum
Rhodiola
Rosularia
Sedastrum
Sinocrassula
Stylophyllum
Tacitus
Tetraphyle
Thompsonella
Tillaea
Tolmachevia
Tylecodon
Umbilicus
Villadia
Afrovivella
Aichryson
Altamiranoa
Amerosedum
Bryophyllum
Chiastophyllum
Cotyledon
Cremnophila
Dudleveria