Gli habitat delle succulente - Il Madagascar
Distribuzione delle piante succulente
Il Madagascar è un'isola che si è separata circa 165 milioni di anni fa dall'Africa per effetto della deriva dei continenti e l'isolamento dalla terraferma ha favorito lo sviluppo di specie che non esistono in alcun altro paese al mondo. Si stima infatti che il 98% dei mammiferi, il 91% dei rettili e l’80% delle piante siano endemiche.
Sono stimate in Madagascar oltre 12 mila specie vegetali, tanto che la flora del Madagascar costituisce una delle più varie del pianeta e registra ogni anno la scoperta di nuove specie. La vegetazione del paese è molto variegata con una notevole distinzione tra le varie aree dell'isola.
Il clima del Madagascar è di tipo sub-tropicale con tre principali e distinte varianti climatiche influenzate dalla posizione e dalla lunghezza dell'isola e soprattutto dalla presenza di una lunga dorsale montuosa. Il clima è influenzato come abbiamo detto dalla dorsale montuosa che va da nord a sud di tutta l'isola. Nella parte settentrionale e orientale del Paese il clima può essere classificato come tropicale piovoso (o equatoriale) mentre nella parte centro-occidentale può essere classificato come tropicale umido e asciutto ed infine all'estremità sud-occidentale può essere considerato come tropicale semi-arido. Il Madagascar ha due stagioni causate dai movimenti a cavallo dell'equatore della Zona di Convergenza Intertropicale (ITCZ). Durante l'estate australe l'ITCZ si posiziona sul Madagascar e porta precipitazioni abbondanti e diffuse su quasi tutta l'isola con la sola parte dell'estremità sud-occidentale che risente degli effetti dell'ITCZ in misura ridotta. Durante l'inverno australe invece la piovosità è nettamente diversa nelle tre zone climatiche che abbiamo visto. La parte settentrionale ed orientale dell'isola risente in questa stagione degli alisei provenienti dall'Oceano Indiano che continuano a portare umidità e rendono piovosa anche questa stagione. A valle della dorsale montuosa, invece, a causa della perdita di umidità degli alisei il clima risulta secco e più fresco. La parte sud-orientale risulta schermata dai monti rispetto ai flussi umidi degli alisei ed è pertanto poco piovosa.
Se in buona parte del paese le precipitazioni sono abbondanti, nelle aree caratterizzate dal clima tropicale semiarido le precipitazioni scendono sino a 300-400 millimetri all'anno e sono prevalentemente concentrate nei mesi estivi, mentre le temperature sono simili a quelle della fascia tropicale umida e secca.
In conseguenza del clima i territori ad ovest sono costituiti principalmente da praterie, le zone ad est sono caratterizzate dalle foreste tropicali mentre nella zona secca sud-occidentale sono presenti foreste spinose uniche. In quest'ultima zona infatti ci troviamo nel regno della famiglia delle Didireaceae e di varie specie di Alluaudia a caratterizzare il paesaggio. Questa specie con le caratteristiche piccole foglie rotonde, spesse e di un verde fluorescente e con i fusti alti alcuni metri cresce su terreni di sabbia rossa e formano delle vere e proprie foreste. Possono raggiungere alcuni metri di altezza; modellano un paesaggio curioso e allo stesso tempo mozzafiato. Sono utilizzate per realizzare palizzate o recinti per il bestiame.
Topografia del Madagascar - Robert Simmon, based on data provided by Ned Horning, American Museum of Natural History (left), and Socioeconomic Data and Applications Center, Columbia University (right), Public domain, via Wikimedia Commons

Una delle piante più conosciute del Madagascar è il baobab, un grande albero dal tronco molto spesso rispetto alle fronde, in proporzione al tronco, piccole e corte, che cresce nelle zone più secche del Madagascar e che si sono adattati all’ambiente serbando grandi quantità d’acqua nei loro tronchi tanto che le popolazioni malgasce sfruttano questa riserva d’acqua quando hanno sete. Sembra che questa specie abbia avuto origine nel Madagascar e non nell’Africa continentale come si pensava inizialmente. Un recente studio pubblicato su Nature (Wan, JN., Wang, SW., Leitch, A.R. et al. The rise of baobab trees in Madagascar. Nature 629, 1091–1099 (2024) ha sequenziato i genomi di tutte le otto specie di baobab esistenti ed è giunto alla conclusione che la pianta ha avuto origine proprio in Madagascar.
La pianta si sarebbe successivamente si sarebbe diffusa grazie alla dispersione dei semi attraverso l’oceano Indiano sul continente africano e in Australia e si sarebbe differenziata all'interno dell'isola in conseguenza della competizione interspecifica e favorendo gli alberi i cui fiori erano più facilmente raggiungibili da alcune specie di impollinatori, come i pipistrelli della frutta e alcuni piccoli primati. La differenziazione all'interno dell'isola sarebbe inoltre da imputare a fattori ambientali, come variazioni della temperatura media e la diffusione a varie altitudini. L’analisi genetica ha anche consentito di rilevare una bassa diversità genetica in due specie di baobab tipiche del Madagascar, tanto che ciò potrebbe metterne a rischio la sopravvivenza. Comunque di baobab (Adansonia) vi sono otto specie di baobab note nel pianeta e di queste ben sei sono endemiche del Madagascar: Adansonia grandidieri, Adansonia madagascariensis, Adansonia perrieri, Adansonia fony, Adansonia suarezensis e Adansonia za.
Distribuzione geografica e relazioni filogenetiche tra le specie di Adansonia - Immagine © Wan, JN., Wang, SW., Leitch, A.R. et al. The rise of baobab trees in Madagascar. Nature 629, 1091–1099 (2024). https://doi.org/10.1038/s41586-024-07447-4 - figura 1 - This article is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License
In Madagascar troviamo anche molte altre specie succulente. Un genere molto presente è Euphorbia. Si contano infatti ben 65 specie diverse di euforbie, molte delle quali sono dotate importanti per la popolazione locale sia come cibo per i malgasci, ma anche per l'alimentazione animale, e sono utilizzate per le proprietà medicinali (o, in alcuni casi, di veleni molto potenti). Alcune specie di Euforbiacee che troviamo in Madagascar sono: Euphorbia ambovombensis, Euphorbia denisiana, Euphorbia bemarahaensis, Euphorbia brachyphylla, Euphorbia fianarantsoae, Euphorbia neobosseri, Euphorbia perrieri. Troviamo inoltre Euphorbia stenoclada Baill., una pianta arborescente senza foglie che può raggiungere i 3 metri di altezza. Le Euphorbia hanno ila caratteristica di contenere una linfa lattiginosa, irritante e tossica tuttavia i giovani germogli dalle popolazioni locali vengono tagliati per nutrire gli zebù e la linfa biancastra viene utilizzata anche per la tenuta delle piroghe, ma anche contro alcune malattie respiratorie nella medicina tradizionale.
Alla famiglia delle Apocynaceae appartengono diverse piante malgasce. Tra queste ricordiamo i Pachypodium (volgarmente detti "piedi d'elefante"), piante succulente, spinose, cespugliose o con piccoli tronchi. La pianta ha preso il nome di Pachypodium, che significa "piede spesso", perché ha la capacità di immagazzinare molta acqua nella parte inferiore del tronco che per questa ragione è particolarmente rigonfio tanto da assomigliare ad un piede di elefante. Tra le specie endemiche del Madagascar ricordiamo: Pachypodium baronii Costantin & Bois, Pachypodium brevicaule Baker, Pachypodium densiflorum Baker, Pachypodium eburneum Lavranos & Rapan., Pachypodium geayi Costantin & Bois, Pachypodium horombense Poiss., Pachypodium inopinatum Lavranos, Pachypodium lamerei Drake, Pachypodium mikea Lüthy, Pachypodium rosulatum Baker e Pachypodium rutenbergianum Vatke.
Infine nella flora malgascia ricordiamo moltissime specie di Aloe, un genere appartenente alla famiglia delle Asphodelaceae. Queste piante sono tipiche della flora succulenta delle isole orientali dell'Oceano Indiano del Madagascar, delle Isole Mascarene di Mauritius, Réunion e delle Seychelles. E' definito che in questa regione sono state individuate 129 specie di Aloe endemiche. Recenti studi (Richard J Dee & Olwen M. Grace, A phylogenetic analysis of the genus Aloe (Asphodelaceae) in Madagascar and the Mascarene Islands, July 2018, Botanical Journal of the Linnean Society 187(3):428-440) basati anche sulle sequenze di DNA suggeriscono che le specie di questo genere siano giunte dal continente africano fino al Madagascar e pertanto sono state individuate strette relazioni evolutive tra specie geograficamente distanti, come Aloe suzannae Decary (sinonimo oggi di Aloestrela suzannae (Decary) Molteno & Gideon F.Sm.), unica specie del nuovo genere) specie a fioritura notturna e il genere Kumara Medik., nativo dell'Africa meridionale.
Proseguendo il tour dell'isola troviamo nel Parco Nazionale dell’Isalo, un parco che si estende per 81.500 ettari sull’omonimo massiccio di arenaria, sostanzialmente il grand canyon del Madagascar, dove le rocce calcaree sono plasmate dal vento e dalle piogge in pinnacoli e strane forme tappezzate di licheni, che si alternano all’arida savana e alle profonde gole scavate dai fiumi e ricoperte dalla vegetazione l’endemico Pachypodium rosolatum, detto anche come abbiamo visto per la sua forma del fusto 'piede d’elefante', ma anche Aloe isaloensis H.Perrier, una specie nativa di aloe con fusti alti 12–15 centimetri e foglie carnose lanceolate, lunghe 14–18 centimetri e larghe 1,2-1,4 centimetri.